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AR FILTRAZIONI | Laser
La soluzione di filtrazione a tutti gli inquinanti derivanti da taglio laser
La tecnologia del taglio al laser è molto utilizzata per le sue capacità di gestire materiali, anche molto duri, con precisione millimetrica. Si tratta di una procedura altamente efficace, in grado di rivolgere il raggio di luce sul materiale, e tramite il controllo a computer, di mettere a fuoco in maniera opportuna per il taglio.
AR Filtrazioni progetta e produce impianti di filtrazione industriali altamente performanti, ideali per la filtrazione e depurazione degli inquinanti derivanti da lavorazione con laser e taglio laser.
Taglio al laser: definizione
Fondamentalmente si tratta di un processo termico con il quale il fascio laser fonde il materiale da tagliare. Il gas di assistenza, poi, elimina il materiale in eccesso.
In ambito industriale viene soprattutto impiegato il taglio al laser con l’utilizzo di anidride carbonica, questo perché presenta una potenza specifica superiore alle alternative. Con questa tecnologia si possono tagliare moltissimi tipi di materiali, inoltre il prodotto finito non necessita di essere sottoposto a trattamenti di finitura ulteriori. Questo è possibile grazie al lavoro del laser che rende i bordi del taglio perfettamente lisci e puliti.
I materiali adatti
Fondamentalmente questa tecnologia è applicabile a tutti i materiali metallici. Per questo motivo è molto utilizzata in campo industriale per lo stampaggio di lastre di vario tipo. Ma le sue applicazioni non si limita a questo, infatti è possibile tagliare efficientemente, e con eccellenti risultati, anche materiali non metallici, come ad esempio i vari tipi di plastiche o la ceramica. Variando la tipologia del laser e la potenza che viene impiegata, infatti, è possibile adattare questa tecnologia a moltissimi materiali diversi e ovviamente anche ai vari spessori degli stessi.
Tipologie di taglio al laser
Il taglio al laser può essere effettuato sia per combustione, sia per fusione.
La particolarità di quello per combustione chiamato ossitaglio è l’utilizzo di ossigeno. Questa tecnica utilizza il calore di una fiamma prodotta da una miscela di ossigeno e acetilene per mezzo di un cannello che assomiglia a quello impiegato per la saldatura ossiacetilenica. Il cannello è provvisto di una punta con un ugello centrale tramite il quale fuoriesce l’ossigeno e di fori concentrici dai quali fuoriesce l’acetilene.
L’ossitaglio è impiegato specialmente per tagliare acciai comuni, anche di grande spessore. Il cannello può essere usato manualmente o come spesso accade montato su pantografi.
Nel taglio per fusione, chiamato taglio al plasma invece, viene utilizzato un gas inerte solitamente una miscela di idrogeno e azoto) che, spedito in una torcia (trattasi di un’apparecchiatura che permette di ottenere e indirizzare il gas ionizzato o plasma) viene ionizzato mediante un’elevata temperatura prodotta da un arco elettrico o dall’azione di un induttore ad alta frequenza, la cui funziona è quella di eliminare i residui di metallo, dopo che questo è stato fuso dal laser.
Cosa succede con l’aumento della temperatura del taglio laser?
Con il taglio laser si possono ottenere delle temperature localizzate, ma con l’aumento della temperatura in un’area molto piccola, si crea una velocissima fusione, oppure un’immediata vaporizzazione, della parte del materiale che viene a contatto con il raggio laser.
Ed è proprio questa fase che rende cruciale l’utilizzo di un apposito aspiratore industriale che filtra i fumi le esalazioni e gli odori che sono inquinati nocivi in sospensione nell’ aria.
Il problema delle esalazioni fumi ed odori se non vengono trattate
La volatilità delle particelle inquinanti quali fumi industriali, esalazioni ed odori , , comporta e crea diversi problemi alle aziende, agli operatori ed alle macchine utensili.
In primis influiscono negativamente sulla salubrità dell’ aria e delle condizioni igienico sanitarie degli operatori, in particolare a livello respiratorio, poiché le particelle con dimensioni inferiori a 0,3 micron possono raggiungere gli alveoli polmonari, compromettendo le vie respiratorie.
Non solo, a contatto con l’ epidermide creano irritazioni cutanee, dermatiti ed arrossamenti.
Dal punto di vista prettamente produttivo, l’inquinamento in officina riduce considerevolmente la produttività dello stabilimento ed in modo particolare l’efficienza delle macchine utensili, poiché la stratificazione degli inquinanti inficia la precisione e la tolleranza degli strumenti di misura, con l’onerosa conseguenza di dover aumentare gli interventi di manutenzione sulle componenti più delicate.
Fumi esalazioni ed odori se non filtrati e depurati, Senza dimenticare le eventuali possibili contravvenzioni alle normative vigenti che impongono un limite di concentrazione in ambiente di lavoro.
Il miglior sistema per l’abbattimento di fumi esalazioni ed odori è un filtro a carbone attivo coadiuvato da una prefiltrazione ad altissima efficienza h13/14
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