Transfer
AR FILTRAZIONI | Transfer
AR Filtrazioni risolve il problema delle nebbie oleose nei transfer e nei macchinari a trasferimento automatico del pezzo.
Le principali cause delle nebbie oleose nei transfer sono riconducibili alla sommatoria di fattori quali evaporazione oli lubrorefrigeranti durante estrusione o asportazione del metallo, atomizzazione dell’olio causata dall’utilizzo di oli refrigeranti che vengono spruzzati ad alta pressione per mantenere le temperature di lavorazione adeguate.
AR Filtrazioni dispone di una gamma di prodotti dedicata alla soluzione del problema dei fumi e nebbie oleose in transfer.
La macchina a trasferimento automatico del pezzo, più comunemente chiamata transfer, è un tipo di macchina automatica che combina, in un’unica unità produttiva, le funzioni di una serie di macchine separate, unificando operazioni di carico e meccanismi di trasferimento.
Una macchina transfer é costituita da una serie di stazioni di lavoro che operano contemporaneamente; il pezzo entra, opportunamente serrato in una pinza e sequenzialmente è trasferito davanti ad ognuna delle unità operatrici, cosicché una volta a regime, ad ogni passo della linea o della tavola girevole, corrisponde il carico di un grezzo e lo scarico di un pezzo completamente lavorato.
Queste macchine sono “pezzi unici” in quanto vengono costruite intorno al componente da realizzare. Durante la fase di progettazione vengono analizzate le operazioni a cui il componente deve essere sottoposto: esse si suddividono e si raggruppano in modo che le stazioni abbiano dei tempi di lavoro pressoché uguali..
I transfer hanno avuto una notevole diffusione in quanto permettono l’incremento della cadenza produttiva in previsione di un lungo periodo di esercizio e di una produzione di quantità rilevante.
L’elencazione di tutte le caratteristiche tecniche dei transfer influenzano e determinano la scelta di un tipo di aspiratore di nebbie oleose ed i suoi optional, fondamentale per AR Filtrazioni, per formulare un offerta ad hoc.
In particolar modo vengono presi in considerazione alcuni aspetti salienti quali ;
– tipologia e numero di stazioni di lavoro
– tipo di lubrorefrigerante utilizzato se olio intero o emulsionante da taglio oppure non utilizzato.
– Potenza della fresa dell’utensile motorizzato – velocita di rotazione del mandrino
– la presenza di pompe ad alta pressione per la lubrorefrigerazione > 110 bar
– il tipo di materiale che verrà lavorato
– la volumetria della macchina
Tutte queste informazioni sono importanti e vanno prese seriamente in considerazione ogni qualvolta ci si appresta ad acquistare un depuratore di nebbie oleose per la propria macchina transfer.
A seconda del tipo di produzione e lavorazioni necessarie è presumibile che scaturiranno dei particolari tipi di inquinanti durante la lavorazione del transfer e di conseguenza si dovrà utilizzare un depuratore d’aria adatto.
Le principali cause delle nebbie oleose nei transfer sono riconducibili alla sommatoria di questi fattori:
- evaporazione oli lubrorefrigeranti infatti durante l’estrusione e asportazione del metallo, l’utensile o la fresa va a contatto con il pezzo da lavorare; l’attrito li surriscalda considerevolmente provocando l’evaporazione degli oli-lubrorefrigeranti e la conseguente formazione di fumi industriali, nebbie oleose ed aerosol.
- atomizzazione dell’olio causata sia dall’ elevato numero di giri mandrino/mola o fresa, che dall’utilizzo di pompe ad alta pressione dell’olio lubrorefrigerante nella macchina utensile. La risultante di questi due elementi, scompone fisicamente i fluidi in particelle, micropolveri e micronebbie così sottili da renderle volatili.
Il problema delle nebbie d’olio-polveri-fumi se non vengono trattate nelle officine meccaniche.
La volatilità delle particelle inquinanti quali fumi industriali, nebbie oleose ed aerosol, siano esse solide o liquide, comporta e crea diversi problemi alle aziende metalmeccaniche, agli operatori ed alle macchine utensili.
In primis influiscono negativamente sulla salubrità dell’aria e delle condizioni igienico sanitarie degli operatori, in particolare a livello respiratorio, poiché le particelle con dimensioni inferiori a 0,3 micron possono raggiungere gli alveoli polmonari, compromettendo le vie respiratorie. Non solo, a contatto con l’ epidermide, creano irritazioni cutanee, dermatiti ed arrossamenti.
Dal punto di vista prettamente produttivo, l’inquinamento in officina derivante da micropolveri e nebbie oleose, riduce considerevolmente la produttività dello stabilimento ed in modo particolare l’efficienza delle macchine utensili, poiché la stratificazione degli inquinanti inficia la precisione e la tolleranza degli strumenti di misura, con l’onerosa conseguenza di dover aumentare gli interventi di manutenzione sulle componenti più delicate.
Polveri, nebbie oleose ed aerosol, se non filtrati e depurati, rendono il pavimento scivoloso, sporcano le superfici delle macchine utensili e le pareti del capannone, sulle quali si depositano.
Senza dimenticare le eventuali possibili contravvenzioni alle normative vigenti che impongono un limite di concentrazione delle nebbie oleose in ambiente di lavoro.
limite TLV Italiano 5 mg/m3
limite ACGIH più restrittivo 0,5 mg/m3
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