L’unica soluzione è un impianto di depurazione industriale centralizzato? ASSOLUTAMENTE NO!
Parliamo dei vantaggi concreti dei depuratori singoli
AR FILTRAZIONI rispetto ai sistemi di filtrazione industriali centralizzati, riportando l’approccio modulare di LONATI S.P.A.
Perchè LONATI ha dismesso un impianto centralizzato in favore della soluzione AR Filtrazioni
Evitare blocchi totali della produzione
Agevolare i cambi di Layout dell’officina
Sicurezza Antincendio
Recupero dell’olio, riducendo i consumi del 15%
Risparmio Economico
Maggior luminosità dell’ambiente
Miglioramento della salubrità dell’aria
Riduzione delle emissioni di CO2
Il reparto delle macchine utensili a controllo numerico, oltre a rappresentare il cuore della produzione meccanica in Lonati, è stato anche oggetto di un importante intervento di ammodernamento con la dismissione dell’impianto centralizzato di aspirazione dei fumi prodotti dai centri di lavoro, che è stato sostituito con impianti singoli di depurazione AR filtrazioni installati direttamente su ciascuna macchina utensile.
L’impianto di aspirazione dei fumi prodotti dai centri di lavoro attivo in azienda era centralizzato e, proprio per questa sua caratteristica, preoccupava per le conseguenze di un suo eventuale blocco. «Come responsabile della manutenzione – spiega Pasotti – volevo individuare un modo per (1) evitare che un problema all’impianto di aspirazione comportasse un blocco della produzione su tutte le 47 macchine collegate, con conseguenze pesantissime per l’azienda. In più, viste le dimensioni, anche eventuali interventi di riparazione sull’impianto centralizzato avrebbero richiesto diversi giorni per essere completati». Oltre a garantire la continuità della produzione, Lonati aveva anche altre criticità da superare rispetto al proprio impianto di aspirazione fumi. «Un tema importante è quello del recupero dell’olio (in Lonati si lavora a olio intero, ndr): l’impianto centralizzato che avevamo precedentemente miscelava l’olio proveniente dalle varie macchine che, però, utilizzano oli con caratteristiche differenti impedendo quindi di riutilizzare questo olio, soprattutto sulle macchine con lavorazioni più delicate». L’impianto centralizzato e soprattutto la relativa struttura di canalizzazione, aveva anche un forte impatto sull’ambiente di lavoro rendendo estremamente complesso qualsiasi intervento di ammodernamento o modifica dell’officina. (2)«In Lonati i cambi di layout non sono rari e ogni volta dovevamo rifare l’impianto intervenendo sulle tubazioni. In più tutti questi tubi riducevano in modo forte la luminosità interna, peggiorando quindi il comfort dell’ambiente di lavoro».
Da non sottovalutare infine anche le implicazioni a (3) livello di sicurezza antincendio.
«Se prende fuoco una macchina e l’incendio raggiunge i tubi dell’impianto centralizzato, si propaga in tutto il capannone causando danni gravissimi». Da questa analisi in Lonati si arriva alla decisione di cambiare approccio al tema della gestione dei fumi, sostituendo un impianto centralizzato di aspirazione con impianti di filtrazione indipendenti AR filtrazioni.
«Avevamo bisogno – sintetizza Pasotti – di un impianto che rendesse ciascuna macchina completamente indipendente, sotto i profili della produzione, del riutilizzo dell’olio e della sicurezza antincendio».
Dalla centralizzazione all’impianto singolo di captazione fumi
Inizia quindi la collaborazione con AR Filtrazioni con l’installazione di un impianto pilota di filtrazione dei fumi su uno dei centri di lavoro più recenti.
«La sperimentazione è durata oltre un anno – spiega Angelo Riceputi, presidente di AR Filtrazioni- Dopo questo periodo abbiamo deciso insieme a Lonati di dotare tutte le macchine dell’officina meccanica con i nostri sistemi di filtrazione dei fumi ottimizzando ciascun impianto sulle caratteristiche della singola macchina e della lavorazione che esegue visto che, per esempio, la lavorazione dell’alluminio produce più fumi.
Abbiamo utilizzato un sistema combinato di filtrazione ottimizzato che prolunga la durata e l’efficienza del filtro finale; in particolare, su alcune macchine è stato realizzato un sistema di prefiltrazione ancora più performante che sfrutta il principio della filtrazione a coalescenza ».
Importante sottolineare come i 47 impianti AR Filtrazioni montati abbiano permesso di svincolare l’intero reparto di officina meccanica di Lonati da un impianto centralizzato, risolvendo così i timori di blocco della produzione in caso di malfunzionamento.
«Se c’è un problema relativo alla filtrazione – conferma Pasotti – oggi è sufficiente bloccare la macchina coinvolta, ma il resto della produzione può continuare.
Inoltre, la manutenzione su questi impianti è molto più semplice e rapida».
(4) Anche sotto il profilo del recupero dell’olio i risultati sono stati significativi sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo.
«L’impianto di filtrazione rimette l’olio in ricircolo direttamente sulla macchina che lo utilizza senza che ci sia contaminazione con altri tipi di olio. In questo modo abbiamo ridotto del 15% i nostri consumi di olio e abbiamo incrementato l’efficienza e la qualità nelle lavorazioni».
Gli impianti AR Filtrazioni ri-condensano oltre l’80% delle nebbie d’olio intero, convogliandolo direttamente in macchina.
Nel caso di Lonati SpA il risparmio può essere quantificato mediante una semplice moltiplicazione, considerando questi fattori:
– parco macchine di 47 unità, lubro-refrigerate con olio intero.
– 6 litri al giorno di nebbie oleose ri-condensate e reimmesse direttamente in macchina grazie al sistema centrifugo AR Filtrazioni.
– considerando un Prezzo medio al litro dell’olio intero di 4 euro
(5) Il risparmio che ha portato Lonati SpA a scegliere AR Filtrazioni, disinstallando un impianto centralizzato di captazione delle nebbie oleose già in funzione.
(6) Grandi vantaggi anche nell’ambiente di lavoro che, libero dalle tubazioni dell’impianto centralizzato, ha guadagnato in luminosità meritando i complimenti dei sindacati e permettendo ulteriori miglioramenti nello stabilimento, come per esempio l’installazione di illuminazione a led.
(7) «È sparito anche il sentore d’olio tipico da officina meccanica – spiega il responsabile ambiente di Lonati – Un risultato che non immaginavo di potere raggiungere».
(8) Inoltre, visto che non c’è più un impianto di aspirazione centralizzato che immette aria dall’esterno, si sono anche ridotti i consumi dell’impianto di climatizzazione del reparto.
AR Filtrazioni stima un Risparmio energetico annuo pari ad euro 415,00 per singolo impianto ARNO 1 VF da 1700 mc/h. (considerando un delta termico di 15° nei mesi invernali).
Concretizzando: 47 macchine x 415 euro = 19.505 euro risparmiati sulle spese di riscaldamento del capannone ogni anno .
«Installando l’impianto sulla singola macchina si evita inoltre il rischio di diffondere l’incendio nello stabilimento; in più, in questo caso abbiamo anche scelto di utilizzare tubi in gomma tra il centro di lavoro e l’impianto di filtrazione così, in caso di incendio, si bloccano le fiamme ancora prima di raggiungere il filtro».
Dal punto di vista della manutenzione, affidata in outsorcing direttamente ad AR Filtrazioni con un servizio globale che ha compreso anche l’installazione, i risultati sono estremamente soddisfacenti.
«In accordo con Lonati – spiegano i tecnici di AR Filtrazioni – si è scelto di eseguire controlli semestrali in occasione dei quali i nostri esperti analizzano i filtri, la cui durata dipende anche dalle lavorazioni eseguite dalla macchina, ed eseguono la sostituzione solo quando necessario.
Rilasciamo al cliente una tabella riepilogativa dell’impianto manutenuto, documento che in Lombardia è obbligatorio per legge, con il dettaglio di ogni intervento eseguito.
Se guardiamo agli impianti installati in Lonati, le sostituzioni dei filtri sono avvenute dopo circa un anno e mezzo dall’installazione, escludendo ovviamente alcune macchine particolarmente gravose nella produzione di fumi e trucioli».
L’intasamento del filtro è segnalato sull’impianto tramite un rilevatore visivo che utilizza un sistema intuitivo di spie, dove la luce verde significa “funzionamento ottimale”, quella gialla “necessità di controllo” e quella rossa “intasamento”.
«Questo rilevatore – spiega Pasotti – ha portato a un vantaggio inatteso: l’operatore, avendo la possibilità di controllare l’impianto, si sente coinvolto ed è stimolato a contribuire al monitoraggio».
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