Aspiratori per rettifiche
AR FILTRAZIONI | Aspiratori per rettifiche
AR Filtrazioni produce aspiratori per rettifiche e per la depurazione di tutti gli inquinanti derivanti dal processo di rettifica.
La rettificatrice é una macchina utensile caratterizzata da una grande rigidità strutturale, in grado di ottenere una notevole precisione dimensionale e geometrica adoperata per effettuare lavorazioni di finitura.
Durante le lavorazioni di rettifica si possono produrre inquinanti industriali di tipo polvere o di tipo aerosol / nebbie d’olio, che è fondamentale filtrare. AR Filtrazioni ha la soluzione ideale per la filtrazione e depurazione delle nebbie d’olio e delle polveri derivanti da lavorazioni di rettifica.
AR Filtrazioni produce aspiratori per rettifiche e per la depurazione di tutti gli inquinanti derivanti dal processo di rettifica.
La macchina utensile rettificatrice impiega utensili chiamati mole caratterizzati da una grana fine ed estremamente dura che gli permettono di lavorare anche su materiali molto duri come gli acciai temprati.
L’operazione di rettifica eseguita con la macchina rettificatrice si rende necessaria per poter portare qualsiasi componente nel suo stato di forma o superficie ottimale previsto dal progetto. Tale operazione segue solitamente, infatti, le operazioni di sgrossatura.
Le diverse tipologie di rettificatrici
In funzione del tipo di lavorazione e delle superfici da trattare troviamo una precisa classificazione delle macchine rettificatrici,
- – rettificatrici in tondo per interni
- – rettificatrici in tondo per esterni
- – rettificatrici universali
- – rettificatrici senza centri
- – rettificatrici per piani ad asse verticale
- – rettificatrici per piani ad asse orizzontale
- – rettificatrici speciali
Determinata la classificazione principale delle rettifiche ora vediamo come queste informazioni influenzano e determinano la scelta di un tipo di aspiratore di nebbie oleose ed i suoi optional.
Innanzitutto é importante definire dimensionalmente quella che è l’area di lavoro o campo operativo. Le dimensioni della mola e degli assi influiscono sulla dimensione max dei pezzi da lavorare e sul tipo di lavorazioni che si possono effettuare e di conseguenza sulla potenza dell’impianto di aspirazione da attrezzare in termini di metri cubi/ora.
L’elencazione di tutte le caratteristiche tecniche delle rettifiche è fondamentale per ARFILTRAZIONI, per formulare un offerta ad hoc.
In particolar modo vengono presi in considerazione alcuni aspetti salienti quali:
1) tipo di lubrorefrigerante utilizzato se con olio intero o emulsionato oppure no.
2) Potenza– velocita di rotazione della mola
3) numero di assi controllati
4) il materiale costituente la mola, CBN, Diamantata..
5) la presenza di pompe ad alta pressione per la lubrificazione
6) il tipo di materiale che verrà lavorato
7) la volumetria della macchina e se è cabinata oppure no.
8) distinzione tra le varie tipologie es rettifica tangenziale o per esterni
Tutte queste informazioni sono importanti e vanno prese seriamente in considerazione ogni qualvolta ci si appresta ad acquistare un depuratore di nebbie oleose per la propria macchina utensile.
A seconda del tipo di produzione e lavorazioni necessarie è presumibile che scaturiranno dei particolari tipi di inquinanti durante la lavorazione della rettificatrice e di conseguenza si dovrà utilizzare un depuratore d’aria adatto.
Ad esempio nelle lavorazioni con olio emulsionato o con olio integrale l’inquinante atmosferico che ne scaturisce sono le nebbie oleose causate dalla sommatoria di questi fattori:
1) l’evaporazione degli oli-lubrorefrigeranti e la conseguente formazione di fumi industriali, nebbie oleose ed aerosol.
2) atomizzazione dell’olio causata sia dall’ elevato numero di giri mola, che dall’utilizzo di pompe ad alta pressione dell’olio lubrorefrigerante nella macchina utensile. La risultante di questi due elementi, scompone fisicamente i fluidi in particelle, micropolveri e micronebbie così sottili da renderle volatili.
In particolari tipologie di lavorazioni le esigenze produttive derivanti dal tipo di lavorazione o dal tipo di materiale lavorato impongono all’azienda una lavorazione a secco, ovvero senza lubro-refrigerazione.
Le polveri secche del materiale lavorato e delle resine costituenti la mola se raggiungono dimensioni minime divengono volatili ed in fase di lavorazione/pulizia rimangono in sospensione nell’ aria.
Non bisogna dimenticare che nelle lavorazioni meccaniche a secco le polveri non sono l’unico inquinante, si sviluppano anche fumi industriali ed aereosol derivanti dall’evaporazione/combustione dei residui di grasso/ spray protettivi ed oli lubrorefrigeranti rimasti sulla superficie del pezzo lavorato durante tutta la filiera di produzione
AR Filtrazioni produce aspiratori per rettifiche e per la depurazione di tutti gli inquinanti derivanti dal processo di rettifica.
La volatilità delle particelle inquinanti quali fumi industriali, nebbie oleose ed aerosol, siano esse solide o liquide, comporta e crea diversi problemi alle aziende metalmeccaniche, agli operatori ed alle macchine utensili.
In primis influiscono negativamente sulla salubrità dell’ aria e delle condizioni igienico sanitarie degli operatori, in particolare a livello respiratorio, poiché le particelle con dimensioni inferiori a 0,3 micron possono raggiungere gli alveoli polmonari, compromettendo le vie respiratorie.
Non solo, a contatto con l’ epidermide, creano irritazioni cutanee, dermatiti ed arrossamenti.
Dal punto di vista prettamente produttivo, l’inquinamento in officina derivante da micropolveri e nebbie oleose, riduce considerevolmente la produttività dello stabilimento ed in modo particolare l’efficienza delle macchine utensili, poiché la stratificazione degli inquinanti inficia la precisione e la tolleranza degli strumenti di misura, con l’onerosa conseguenza di dover aumentare gli interventi di manutenzione sulle componenti più delicate.
Polveri, nebbie oleose ed aerosol, se non filtrati e depurati, rendono il pavimento scivoloso, sporcano le superfici delle macchine utensili e le pareti del capannone, sulle quali si depositano.
Senza dimenticare le eventuali possibili contravvenzioni alle normative vigenti che impongono un limite di concentrazione delle nebbie oleose in ambiente di lavoro.
Limite TLV Italiano 5 mg/m3
Limite ACGIH più restrittivo 0,5 mg/m3
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